4 Luglio 2018

Mercoledì XIII Settimana T. O.


Oggi Gesù ci dice: “Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?” (Salmo Responsoriale).  

Dal Vangelo secondo Matteo 8,24-34: Il racconto della liberazione dei due indemoniati di Gadara, con alcune varianti, è presente anche in Marco e in Luca. Con il permesso di Dio, satana esercita una sorta di dominio sull’uomo, in questo senso si può dire che con la possessione diabolica c’è una vera presa di possesso del corpo della vittima da parte di Satana. La possessione “è sempre regolata dalla permissione divina. Se gli spiriti maligni potessero realizzarla a loro arbitrio, tutto il genere umano ne sarebbe vittima. Ma Dio li trattiene, ed essi non possono dispiegare le loro violenze se non nella misura che la Sua Provvidenza permette. È difficile in pratica stabilire la ragione ultima di una determinata possessione. In molti casi si tratta di un segreto che Dio serba per sé, di una profonda unione di misericordia e di giustizia” (Royo Marin).

In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni: Gadara è una città della Transgiordania  (S-E del lago di Gennezaret) che apparteneva alla Decapoli. La Decapoli era una federazione di dieci città, con popolazione prevalentemente ellenistica, con civiltà greca, amministrazione romana propria sotto il controllo romano, ed era considerata un corpo estraneo nella propria terra. L’esorcismo quindi avviene in terra pagana, e da qui si può comprendere l’allevamento dei porci, considerati animali impuri dalla Legge mosaica, e la reazione scomposta dei allevatori.

Due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro – Rito degli Esorcismi (Proemio): Nelle Sacre Scritture il Diavolo e i demoni sono indicati con nomi diversi, dei quali alcuni indicano in certo modo la loro natura e il loro operato. Il Diavolo, detto anche Satana, è chiamato serpente antico e drago. È lui che seduce il mondo intero e combatte contro coloro che osservano i comandamenti di Dio e possiedono la testimonianza di Gesù (Ap 12,9.17). È detto nemico degli uomini (1Pt 5,8) e omicida fin dal principio (cf Gv 8,44) per aver reso l’uomo, con il peccato, soggetto alla morte. Per il fatto che con le sue insidie induce l’uomo a disobbedire a Dio, è detto Maligno e Tentatore (cf Mt 4,3 e 26,36-44), menzognero e padre della menzogna (cf Gv 8,44), colui che agisce con astuzia e falsità, come attestano la seduzione dei progenitori (cf Gen 3,4.13), il tentativo di distogliere Gesù dalla missione ricevuta dal Padre (cf Mt 4,1-11; Mc 1,13; Lc 4,1-13) e il suo mascherarsi da angelo di luce (cf 2Cor 11,14). È detto anche principe di questo mondo (cf Gv 12,31; 14,30), cioè signore di quel mondo che è in potere del Maligno (cf 1 Gv 5,19) e non ha conosciuto la luce vera (cf Gv 1,9-10). Il suo potere è indicato come potere delle tenebre (cf Lc 22,53; Col 1,13) per l’odio che egli porta alla Luce, che è Cristo, e per lo sforzo di attrarre gli uomini alle proprie tenebre. Ma il Diavolo e i demoni, coalizzatisi insieme per opporsi alla sovranità di Dio (cf Gd 6), hanno ricevuto una condanna (cf 2Pt 2,4) e costituiscono l’esercito degli spiriti del Male (cf Ef 6,2). Benché creati come esseri spirituali, essi hanno peccato e sono anche definiti angeli di Satana (cf Mt 25,41; 2Cor 12,7; Ap 12,7.9). Ciò può insinuare che dal loro maligno signore sia stata ad essi affidata una qualche particolare missione.
L’intero operato di questi spiriti immondi, malvagi, seduttori (cf Mt l0,1; Mc 5,8; Lc 6,18. 11,26; At 8,7; 1Tm 4,1; Ap 18,2) è stato distrutto dalla vittoria del Figlio di Dio (cf 1 Gv 3,8). Anche se «tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre che durerà fino all’ultimo giorno», Cristo, grazie al suo mistero pasquale di morte e risurrezione, «ci ha strappati dalla schiavitù di Satana e del peccato» annientando il loro dominio e liberando tutte le cose dal contagio del male. E siccome l’azione devastante e ostile del Diavolo e dei demoni coinvolge persone, cose, luoghi, manifestandosi in modi diversi, la Chiesa, sempre cosciente che «i giorni sono cattivi» (Ef 5,16), ha pregato e prega perché gli uomini siano liberati dalle insidie del Maligno.

Erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: Manifestare forse superiori alla condizione fisica (cfr. Mc 5,3-5) è uno dei segni chiari che ci troviamo dinanzi a una possessione diabolica: così il Rito degli Esorcismi: “Secondo una prassi consolidata, vanno ritenuti segni di possessione diabolica: parlare correntemente lingue sconosciute o capire chi le parla; rivelare cose occulte e lontane; manifestare forze superiori all’età o alla condizione fisica. Si tratta però di segni che possono costituire dei semplici indizi e, quindi, non vanno necessariamente considerati come provenienti dal demonio. Occorre perciò fare attenzione anche ad altri segni, soprattutto di ordine morale e spirituale, che rivelano, sotto forma diversa, l’intervento diabolico. Possono essere: una forte avversione a Dio, alla Santissima Persona di Gesù, alla Beata Vergine Maria, ai Santi, alla Chiesa, alla Parola di Dio, alle realtà sacre, soprattutto ai sacramenti, alle immagini sacre. Occorre fare attenzione al rapporto tra tutti questi segni con la fede e l’impegno spirituale nella vita cristiana; il Maligno, infatti, è soprattutto nemico di Dio e di quanto mette in contatto i fedeli con l’agire salvifico divino” (Premesse Generali). La possessione diabolica riguarda solo il corpo e non l’anima. Il Demonio non può possederla in quanto solo Dio Trinità ha la facoltà di inabitarla con la sua grazia. Per permissione di Dio (satana è una creatura e si muove tanto quanto lo permetta Dio) la possessione diabolica può interessare i peccatori, coloro che sono dediti alle arti magiche, i buoni cristiani, e anche i santi. Di questi ultimi la Chiesa ha innumerevoli notizie.

Esiste il diavolo ed esiste l’inferno: Spe salvi 45: Con la morte, la scelta di vita fatta dall’uomo diventa definitiva - questa sua vita sta davanti al Giudice. La sua scelta, che nel corso dell’intera vita ha preso forma, può avere caratteri diversi. Possono esserci persone che hanno distrutto totalmente in se stesse il desiderio della verità e la disponibilità all’amore. Persone in cui tutto è diventato menzogna; persone che hanno vissuto per l’odio e hanno calpestato in se stesse l’amore. È questa una prospettiva terribile, ma alcune figure della stessa nostra storia lasciano discernere in modo spaventoso profili di tal genere. In simili individui non ci sarebbe più niente di rimediabile e la distruzione del bene sarebbe irrevocabile: è questo che si indica con la parola inferno.

«Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?»: Bibbia di Gerusalemme: prima del tempo: in attesa del giorno del giudizio i demoni godono una certa libertà nella loro azione sulla terra (Ap 9,5); lo fanno di preferenza prendendo possesso degli uomini (Mt 12,43-45+). Questa possessione è accompagnata spesso da una malattia, poiché questa, a titolo di conseguenza del peccato (Mt 9,2+), è un’altra manifestazione dell’azione di Satana (Lc 13,16). Così gli esorcismi del Vangelo, che a volte, come qui, appaiono allo stato puro (cf. Mt 15,21-28p; Mc 1,23-28p; Lc 8,2), avvengono spesso in forma di guarigione (Mt 9,32-34; 12,22-24p; 17,14-18p; Lc 13,10-17). Con il suo potere sui demoni Gesù distrugge l’impero di Satana (12,28p; Lc 10,17-19; cf. Lc 4,6, Gv 12,31+) e inaugura il regno messianico, di cui lo Spirito Santo è la promessa caratteristica (Is 11,2; Gl 3,1s). Se gli uomini rifiutano di comprenderlo (12,24-32), i demoni invece lo sanno bene (qui e Mc 1,24p; 3,11p; Lc 4,41; At 16,17; 19,15). Questo potere di esorcismo, Gesù lo comunica ai suoi discepoli insieme con il potere delle guarigioni miracolose (10,1.8p) che gli è connesso (Mt 8,3+; 4,24; 8,16p; Lc 13,32).

I demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!» - Basilio Caballero (La Parola per Ogni Giorno): L’insegnamento fondamentale che si trae da questo episodio è che gli esorcismi di Gesù liberano l’uomo dalla paura e dalla sottomissione al potere del diavolo. I demoni sono istantaneamente dominati da Gesù con una sola parola, perché il potere di Dio vince qualsiasi altro potere. E in lui deve confidare il credente.
Nel testo evangelico, i demoni protestano perché Gesù li attacca prima del tempo: « Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci? ». Secondo l’escatologia ebraica, alla fine dei tempi Dio avrebbe preso e castigato i demoni che andavano in giro per il mondo facendo del male agli esseri umani. Questo momento è arrivato con Gesù. I demoni riconoscono che la durata della loro opera malefica ha un limite imposto da Dio. Con il suo potere, Gesù distrugge l’impero di satana e inaugura il regno messianico. Il diavolo lo sa, ma gli uomini sembrano non capirlo. Anche se la manifestazione definitiva della vittoria di Cristo avrà luogo nell’escatologia finale, è già arrivata l’ora in cui è completamente vinto «il principe di questo mondo» e «il potere delle tenebre», come affermò Cristo alla vigilia della sua passione e morte.
Il maiale, l’animale più impuro di tutti secondo i giudei, era il luogo adatto per i demoni scacciati da Gesù. Ma perfino i porci li rifiutano. Non c’è più posto per i demoni in un mondo in cui è entrato il potere salvifico di Dio. Il demonio è la personificazione del potere nemico di Dio che si oppone alla salvezza dell’uomo, impedendogli di avanzare sulla strada del bene e allontanandolo da Dio. La liberazione dal suo influsso è il trionfo della salvezza, grazie all’aiuto di Dio che è il più forte.
Questo potere fu visibile in Gesù di Nazaret e agisce efficacemente nella sua persona, nella sua parola, nella sua morte e risurrezione.
Proclamare questo potere, come comandò Gesù al malato guarito, fa parte del messaggio evangelico di liberazione. La comunità cristiana, e personalmente ogni credente, devono mostrare nella loro vita e nella loro condotta che, per la comunione con Cristo e con la grazia che viene dall’alto, hanno vinto il maligno in tutte le sue manifestazioni: odio e menzogna, ingiustizia e oppressione, ambizione ed egoismo, lussuria e superbia.

I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio: Wolfgang Trilling (Vangelo secondo Matteo): La gente della città viene a saperlo e, inorridita, prega Gesù di uscire dal loro territorio. La cosa non garba loro affatto, forse per il timore di danni ancora maggiori della perdita dei porci. Questo significa anche che qui Gesù non può concludere nulla; come già nella sua città natale, anche qui non vogliono saperne di lui, e viene allontanato. D’altra parte non è ancora giunto il «tempo dei pagani». Prima Gesù deve operare in Israele, essendo stato mandato «alle pecore perdute della casa di Israele» (15,24). Nonostante l’esito spiacevole della storia, la luce della salvezza è però brillata per un istante anche ai pagani, quale annuncio del giorno del regno di Dio che si avvicina. Ma per ora restano ancora nelle tenebre.

Siamo arrivati al termine. Possiamo mettere in evidenza:
*** Cristo, grazie al suo mistero pasquale di morte e risurrezione, «ci ha strappati dalla schiavitù di Satana e del peccato» annientando il loro dominio e liberando tutte le cose dal contagio del male.
Nel silenzio, nell’intimità del nostro cuore, possiamo interrogarci su quanto il Signore ha voluto suggerirci. Se confidiamo nel suo aiuto, potremo dare una risposta sincera ed esauriente.

Preghiamo con la Chiesa: O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo...