1 Ottobre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Fil 4,4-7: Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.


Come vorrei vedervi sempre lieti! La letizia è un virtù angelica, rasserena il volto, dispone il cuore alla speranza, apre la mente alla verità, e le mani si gonfiano di opere di carità. Quando Gesù predicava o guariva i malati o compiva miracoli i volti degli uomini si illuminavano e sulle loro labbra si incastonava il sorriso della letizia. Anche se poveri cantavano le lodi di Dio, osannavano la sua potenza, e in un cuore lieto custodivano la parola di salvezza. La letizia vi dà speranza, ma è anche lenimento nella sofferenza, forza nella prova; si fa pazienza nella tentazione e nella lotta, e se per un momento il sole non brilla nella vostra vita la letizia accende il lume della fede. Essere lieti non significa essere superficiali o tenere gli occhi chiusi sulle innumerevoli iniquità ch ammorbano il mondo, ma significa saper comprendere la volontà di Dio che vuole sempre il vostro bene e accettarla gioiosamente; essere lieti significa credere fermamente che il bene vincerà il male, significa non farsi discepolo del mondo stolto, significa non farsi irretire dalle astute e malevole proposte di satana. Il mondo dice di essere felice, ma la sua felicità è effimera perché poggia su beni fatui, spesso inutili, e quando questi beni non hanno più valore allora l’uomo precipita nella tristezza, e spesso nella disperazione e nella angoscia. Il cristiano mira ai beni eterni, a quei beni che non passano mai, e anche nel vedere sgretolare tutte le umane certezze continua a credere in Dio e fa lieto il suo cuore. La letizia cristiana dona la pace, e nel poco si ringrazia Dio, e nel molto si ringrazia la Provvidenza di Dio. Siate lieti e in voi si accenderà una luce tutta speciale che come fari luminosissimi guiderà con grande sicurezza voi e tutti i pellegrini che sono in marcia alla ricerca della Verità. Il Vangelo è la lieta notizia e chi è lieto comprende le parole del Vangelo. Chi ritorna nella casa di Dio viene accolto con letizia dai suoi immortali abitanti. Se nel vostro cuore suoneranno sempre le campane della festa, le campane che annunziano la risurrezione di Gesù, allora vi preparerete ad essere commensali di un divino banchetto: quando sarete nella casa di Dio godrete eternamente, perché nella casa di Dio v’è sempre festa. Mettetevi in ascolto del canto lieto degli angeli, e unitevi alla gioia del Paradiso, se farete questo tutta la vostra vita sarà testimonianza, voi sarete i testimoni della gioia, e dove giungerete con la vostra parola e con il vostro sorriso i deserti si muteranno in campi fertili, i cuori aridi si apriranno alla speranza della salvezza, si spezzerà il laccio dell’odio e della divisione e l’umanità ritroverà la gioia della comunione e della condivisione. Siate sempre lieti e con pazienza e benevolenza spezzate agli affamati il pane della letizia, il mondo sarà rinnovato, e voi sarete benedetti in eterno dal Padre di ogni gioia. 

30 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Giac 1,13-15: Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.


 Il peccatore è come un corpo in disfacimento, oltre a emanare un fetore insopportabile, dal corpo in putrefazione germinano vermi che divorano affamati le carni del cadavere. Così i peccati sono come vermi nauseabondi che si attaccano all’anima, né divorano le virtù e i doni, e putrescente sprofonda nelle tenebre della disperazione, e ben presto sarà preda dei demoni che la trascineranno nel loro orrendo regno dove è pianto e stridore di denti. Chi ama il peccato morirà nel peccato e dal peccato sarà trascinato nell’inferno. Il mondo è schiavo di Satana,  le sue opere malvagie lo condanneranno per l’eternità, sarà salato con il fuoco. Oggi, in questi vostri giorni, ogni cosa sembra nascere da radici inique. I poveri sono abbandonati alla fame, i ricchi, votati all’ingordigia, non sono mai sazi. Tutto si fa per il denaro, il denaro seduce, concepisce il peccato, e quando il peccato è consumato per lo sventurato si spalancano le porte dell’inferno. I molti che si sono autoproclamati vostre guide e vostri benefattori promettendo benessere e ricchezza, sono bugiardi, arrivisti, truffatori, ipocriti, mai si saziano di potere e di ricchezza. Pochi spiccioli cadono dalle loro mani, sono ladri e per quel poco che danno esigono interessi da usurai. Non dovete uscire dal mondo ma dovete dargli nuova vita nella speranza, accendendo nel cuore degli uomini la fede con le opere di carità. Dovete fuggire dal mondo con l’anima, rigettando la mentalità e le vanità degli uomini mondani. Facendovi amici di Dio e condannando apertamente le opere degli empi. Non siate menzogneri, ma siate leali verso voi stessi condannando in voi il peccato, leali verso Dio adorandolo con gratitudine per i suoi innumerevoli doni, leali verso il prossimo perché vedendo le vostre buone opere lodino Dio e ritornino a Lui. Non dovete convertirvi al mondo, ma dovete convertire il mondo a Dio. Se condurrete un vita retta alla fine del vostri giorni sarete perdonati e non troverete confusione nel confessare i peccati e nel chiedere il perdono perché a un cuore sinceramente pentito largamente sarà perdonato. Il mondo è nella morte ed emana un fetore nauseante, voi per il mondo siate il profumo di Cristo e sarete ricompensati da una messe abbondante quando innumerevoli peccatori attratti dalla vostra testimonianza ritorneranno nella casa di Dio. Iniziate subito ad arare con la carità i campi del mondo e nella fatica sarete veramente felici.


29 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Ef 5,21: Nel timore di Cristo siate sottomessi gli agli altri.

Quando scende la sera, il cuore dell’uomo si apre alla gioia del riposo, ma per gli empi è tempo di malvagità. Tramano nelle tenebre per colpire i poveri, nella notte complottano come abbattere il giusto. I tempi sono cattivi, voi non siete figli delle tenebre, ma siete figli della luce, non potete abbandonarvi al sonno; ora, non è il tempo di dormire, ma di vegliare. Legioni di scellerati e di uomini iniqui si aggirano per le vostre strade, essi sono soci dell’Inferno. Innumerevoli uomini abbrutiti nell’anima studiano come tendervi tranelli, come farvi precipitare nella desolazione. I lupi spietati bramano che il pastore abbandoni il gregge e questi si disperda, ma per satana è poca cosa, a lui, scellerato e bugiardo, interessa molto di più che il pastore abbandoni la sua vocazione, per lo spirito malvagio sarà vittoria piena, potrà così divorare la carne delle pecore, e fare piombare nella tristezza il pastore. Agli scellerati poco interessa che il teologo scriva libri e opere su opere, anche se non cessano di tentarlo con la vanagloria; a satana interessa che scriva eresie, e semini errori che ben presto si tramuteranno in rovi e spine per i semplici. Sarà gioia e vittoria piena, satana avrà guadagnato anime, avrà sfiancato la Chiesa, avrà seminato nel cuore di innumerevoli credenti il seme del dubbio, avrà favorito l’avanzata degli eretici, e la notte scenderà nel cuore di tanti cristiani. Ora è tempo di vegliare. Vegliate tenendo in mano la Parola di Dio, vegliate restando uniti nella verità, siate umili e sottomessi gli uni agli altri; siate obbedienti alla Chiesa, vegliate nell’umiltà, vegliate pregando e compiendo opere di carità a favore dei più infelici. Il perfido andrà sempre crescendo nella perfidia, il mite avanzerà sempre più nella via della sanità. L’uomo iniquo va incontro a una fine di eterna perdizione, gli uomini giusti corrono verso la dimora di Dio. Chi veglia per compiere opere buone è benedetto da Dio, i suoi giorni si allungheranno, e alla fine dei suoi giorni sarà trasfigurato nella gloria. Non vivete come vivono i perfidi, fatevi miti e pazienti e da Dio sarete colmati con i doni della speranza e della fede e in voi crescerà robusto l’albero della carità che darà frutti in ogni stagione della vostra vita.


28 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Rm 12,11: Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. 

Non siate pigri, indolenti. Siate apostoli del Vangelo. O sacerdote o mamma, o papà, o giovane, o anziano, o vecchi, tutti potete diventare apostoli del Vangelo. Tutti potete diventare apostoli della carità e della consolazione. Abbiate compassione di chi è nell’errore e vaga nella notte del peccato, nutritevi del sano cibo che è la Parola di Dio, e spezzate il pane della Parola alla folla. Aiutate chi è infermo nella fede, e sollevate chi è caduto nella palude della lussuria, della pornografia. La pornografia è un abominevole delitto, chi si nutre di questo pane avvelenato è come se ingoiasse fuoco. Il fuoco quando è alimentato dai vizi, e dalle passioni, divampa e impietosamente brucia tutto, incenerisce quanto la grazia aveva seminato largamente, quanto aveva innaffiato e fatto cresce con la sua dolcezza. Quando brucia il fuoco della depravazione tutto diventa un deserto. Voi, figli di Dio, aprite il cuore al fuoco dello Spirito Santo che brucia i vizi e i peccati. Chi vive schiavo della carne si prepara un destino di morte, chi vive secondo la legge dello Spirito va incontro alla vita.


27 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

1Cor 14,20: Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi. Quanto a malizia, siate bambini, ma quanto a giudizi, comportatevi da uomini maturi.

Risuoni nel vostro cuore e nella vostra mente la Parola che tutto crea e rigenera a nuova vita. La vostra mente sia un cenacolo di luce, la luce sono i pensieri di Gesù, dovete cercare di possedere i pensieri di Gesù, e sarete nella Luce. Il vostro cuore, sia un cenacolo di carità, l’amore quando contempla i dolori di Gesù si fa adorazione e riparazione. Amate e riparate perché gli uomini con il peccato crocifiggono Gesù. Amate come ama Gesù, patite con Gesù e il vostro cuore sia colmo del suo dolore. La vostra vita deve essere un cenacolo dove risuona la Parola, e come albero fecondo avrà come frutti la carità. La vostra vita deve essere un cenacolo dove brilla la luce della fede. Se sarete nella Luce sarete nella pace, e nessuno potrà farvi del male. Il bambino ha paura del buio. L’uomo adulto ha vinto la paura, e nella notte trova riposo. Gli animali selvatici nella notte escono dalle loro tane per ghermire la preda: se restate bambini nella fede avrete sempre paura del buio, se sarete adulti nella fede la notte non vi potrà ghermire e troverete nella preghiera il riposo. Se sarete adulti non vi avventerete nella notte dove il diavolo, come leone ruggente, cerca di divorare gli incauti che si avventurano nel cammino del peccato. Se sarete adulti nella fede non entrerete nella notte, e saprete resistere saldi nella carità, nella fede e nella speranza agli assalti del nemico infernale. 


26 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Gv 12,20-21: Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: “Signore, vogliamo vedere Gesù”.


Perché vi agitate? Basta poco per inquietarvi, è il Cielo che bussa al vostro cuore, e alla vostra pazienza. Accogliete tutti, ascoltate tutti pacatamente; gli uomini oggi hanno bisogno di essere accolti, di essere ascoltati. Nel loro cuore la preoccupazione per il domani ha messo radici profonde, l’ansia ha velato la loro mente, e molti sono caduti in una maligna prostrazione. Sono entrati in un cunicolo buio, oscuro, del quale non vedono l’uscita, e sono in angoscia, gli affanni e i timori come lebbra consumano i loro cuori. Accogliete tutti, e fatelo pazientemente, ascoltate tutti, e fatelo con molta attenzione. Questo deve fare oggi la Chiesa. Gli uomini si sentono smarriti, sul mondo è scesa la tenebra della notte, e gli uomini avanzano come ciechi, vanno per strade che conducono alla rovina. Accogliete tutti, fatelo con calma; ascoltate tutti, diligentemente, ma siate ricchi di fede e di dottrina cristiana per illuminare e indicare ai viandanti la via maestra che conduce alla verità e alla salvezza. Siete luce del mondo, non stancatevi di portare la luce al mondo, e nella tenebra splenderà la Luce vera, quella che illumina ogni uomo. Accogliendo gli smarriti e ascoltando e consolando gli oppressi, non dimenticate che tutta la vostra vita deve essere un annuncio della Parola di Dio, attraverso l’esempio e le opere buone. Tutta la vostra esistenza, tenendo alto il lume della fede, deve proclamare il Vangelo.


25 Settembre 2016

Il pensiero del giorno



Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Sap 2,21-24: Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati. Non conoscono i misteriosi segreti di Dio, non sperano ricompensa per la rettitudine né credono a un premio per una vita irreprensibile. Sì, Dio ha creato l’uomo per lincorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per linvidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.


Tante volte vi ho richiamato a ben preparavi alla morte. Dio vi ha creati per l’eternità, la vostra creazione non è un’opera guasta, è uscita purissima dalle mani del Creatore. Ma satana si è messo di mezzo, e l’umanità si è posta in ascolto della sua parola, e il veleno del diavolo è sceso nel cuore degli uomini. La mente diventò opaca, incapace di far fiorire pensieri limpidi, tutto si adombrò e alla purezza si mescolò la lussuria, e alla carità l’egoismo, alla santità l’edonismo. Anche il cuore divenne un deserto, poche le fonti di acqua pura, ma solo landa arida; il sole cocente della ribellione e del disgusto delle cose di Dio crearono paludi, sabbie mobili, acqua putrida che non dissetava ma dava la morte. Anche le mani degli uomini si sono armate, e il sangue del fratello ha imbrattato la terra, e dove arriva questo fiume di astio e di rovina tutto muore. Dove giunge l’odio, nei cuori degli uomini si spegne la fede, nebulosa si fa la speranza, si estingue la carità. La morte cancella le inimicizie, i rancori, le avversioni, ma essa, matrigna e non madre, para dinanzi il castigo che avete meritato a motivo della vostra vita corrotta e dissoluta. A pochi è dato il premio che hanno conquistato con la penitenza, il digiuno, la carità. La vita terrena è avvolta di spine pungentissime, i passi a volte si fanno stanchi, e il peso della croce schiaccia le vostre spalle, ma tutto questo è grazia e dono perché accettando con pazienza i dolori della vita rendete purissima la vostra mente, espurgate il veleno dal vostro cuore, e la vostra vita si fa ricca di opere buone: è la via perfetta che vi conduce alla santità, e la morte non è più matrigna ma madre e vi spalancherà le porte della dimora di Dio. Se rifiutate il dono di Dio, se non vi convertirete, se darete spazio al livore, alla carne, se vi farete servi del mondo, e aprirete le orecchie alla parola bugiarda di satana, allora, nel giorno della morte, un sentiero tortuoso e tenebroso si aprirà dinanzi a voi, e vi condurrà in un mondo senza luce, dove non vi sarà danza ma tormenti, non vi saranno canti ma bestemmie. Preparatevi a ben morire, innanzi tutto con la preghiera, la meditazione, la riflessione, ma sopra tutto con le opere di carità. Il paradiso lo gustate già in terra quando servite i poveri, curate gli affermi, consolate i moribondi, quando date da mangiare all’affamato, e quando date da bere a chi ha sete Già gustate il Paradiso, nel vostro cammino vi saranno dolori e patimenti perché così è la natura umana, ma alla fine dei vostri giorni entrerete in quel mondo di luce che la vostra carità ha reso più luminoso. Amate, consolate, riparate e la morte sarà per voi via aperta all’eterna beatitudine.

24 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Mt 27,1-5: Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato. Allora Giuda - colui che lo tradì -, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «A noi che importa? Pensaci tu!». Egli allora, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.

Fil 2,12: Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore


Non state a investigare, sapete che Giuda ha finito i suoi giorni drammaticamente, e questo vi basta. Pensate invece che l’uomo finchè vive la sua vita terrena può scivolare nel peccato e diventare ladro come Giuda. Giuda era ladro, ha tradito Gesù, l’ha venduto per pochi denari al Sinedrio, e questo è vero, ma fermate la vostra attenzione su questi fatti, pensate alla tenerezza di Gesù. Gesù ha cercato di distoglierlo con amorevolezza, l’ha rimproverato dolcemente. L’ha chiamato amico. Voi come amate i vostri nemici? Forse sono ladri perché hanno rubato il vostro lavoro, forse prima si erano dichiarati vostri amici e poi vi hanno tradito. In voi nei loro confronti c’è amabilità, dolcezza, comprensione? Nel donare largamente il perdono li chiamate amici? Voi sapete che in Giuda, dopo aver preso il boccone dalle mani sacratissime di Gesù, entrò satana. Voi dite: questo è successo a Giuda; stolti, l’uomo quando diventa ladro, quando montando in superbia dice che quello che possiede non è dono di Dio ma tutto viene dalla sua intelligenza, dalle sue capacità, quell’uomo diventa un ladro e diventa preda di satana. Ecco perché il Cielo vi dice che dovete temere la carne perché in essa, a motivo del peccato originale, il peccato ha messo profonde radici, e può farvi sviare dal cammino della santità sbarrandovi la strada che conduce alla salvezza. Il Cielo vi ammonisce di non essere del mondo perché vi rende schiavi della sua falsa sapienza, vi impone il suo modo di pensare, di vivere; padrone malvagio prende la vostra vita e la spoglia di ogni buon sentimento, perché il mondo è malvagio ed è sotto il dominio di satana. Il mondo non crede in Dio, lo rifiuta e lo bestemmia, e voi vendete la vostra vita al mondo, e il mondo, come seducente maestro, vi insegna a saper fare a meno di Dio e a bestemmiare il suo santissimo Nome. Il Cielo vi insegna a non scendere a patti con satana. L’Inferno si accosta a voi sempre con grande cautela, in punta di piedi, e sa trasformare il suo ghigno in sorriso pur di ammaliarvi. Se voi rigettate la Parola di Dio, se non prendete dalle mani della Chiesa il Pane della vita eterna, se vi ostinate di camminare nelle tenebre della menzogna, se vi fate ladri e non credete alla Provvidenza, se vi fate sedurre dalle passione e dai vizi, allora satana entrerà nella vostra vita, e vi condurrà all’eterna perdizione. Non state a investigare che fine ha fatto questo o quell’altro, pensate quale fine potete fare voi. Finché siete in cammino, se non siete accorti, potete sempre deviare. Voi conoscete la meta, Dio vi ha creati per il Paradiso, ma se vi fate ammaliare dal mondo, se vi fate sedurre dalla carne, e vi fate ingannare dal demonio, allora correte il rischio di perdere l’orientamento e di trovarvi dove non vorreste trovarvi. Pregate per coloro che abbandonano la fede, e chiedete a Dio che vi renda saldi nella speranza. Abbiate fede in Dio, siate bambini per quanto riguarda la fede, fatevi sordi ai richiami della carne dell’inferno, del mondo. Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore; con il timore dei figli che vi spinge ad amare Dio come Padre; con tremore che hanno avuto tutti i santi; attendete alla vostra salvezza chiedendo umilmente il dono della perseveranza. Se resterete chiusi nel santo Cenacolo per ascoltare la Parola di Gesù, e nutrirvi del suo dolce Pane, allora il cammino si farà lieve e ben presto arriverete alla meta. Amate la Chiesa, la Chiesa vi dona la Parola di Gesù e vi nutre con il Pane di vita eterna, se resterete nella Chiesa come figli carissimi essa, come madre prudentissima, vi condurrà alla salvezza eterna.


 23 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Salmo 57,10-11: Ti loderò fra i popoli, Signore, a te canterò inni fra le nazioni: grande fino ai cieli è il tuo amore e fino alle nubi la tua fedeltà.

2Tm 2,11-13: Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;  se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.

Il popolo d’Israele, amato da Dio, come un padre ama il suo figlio primogenito, spesso per la sua infedeltà ha vissuto l’amarezza dell’esilio. Così i tempi cattivi che voi state vivendo a motivo della vostra infedeltà. Tenete bene a mente. Se siete infedeli verso voi stessi, infedeli ai principi morali, alla coscienza, alla vostra educazione, vi aprirete ad ogni forma di aberrazione. Tutto nella vostra vita si sconvolgerà, e non vi saranno più norme morali, ma vivrete come le bestie, agirete per istinto, e solo la forza sarà la vostra legge. Se sarete infedeli a Dio, il peccato come marea travolgerà la vita, i vostri anni saranno infelici, non vi sarà nulla che vi appagherà. Nel successo vi aprirete alla superbia e all’orgoglio, nell’insuccesso sprofonderete nella disperazione, nella depressione, e sarete vittime della malattia, dell’insofferenza, e il Maligno vi tenterà al suicidio. Se sarete infedeli all’uomo vi aprirete all’egoismo, sarete prepotenti; abuserete dell’ingenuità dei semplici. Come diabolici architetti costruirete un mondo dove alligneranno i peggiori peccati, dal divorzio all’aborto, dalla pornografia alla pedofilia, dalla corruzione al furto; tutto crederete essere lecito anche uccidere chi va ha dato la vita pur di soddisfare la fame di possedere beni su beni. L’infedeltà vi porta alla infelicità, e l’infelicità vi condurrà alla tristezza, perderete la gioia di vivere. Anche se voi siete infedeli Dio è fedele; ritornate ad essere fedeli alla sua Legge, al suo amore, ai suoi comandamenti e troverete la gioia e la pace. Se sarete fedeli Colui che è fedele vi prenderà per mano e vi condurrà nella sua dimora. Dio ve l’ha promesso e Dio mantiene sempre le sue promesse. Se sarete fedeli verso voi stessi vi porrete sul cammino della santità e della salvezza; se sarete fedeli all’uomo seminerete semi di comunione, e costruirete un mondo nuovo la cui legge sarà la carità. Imparate da Gesù che stato fedele alla volontà del Padre fino alla morte di Croce. La fedeltà quando fa il suo nido nel cuore dell’uomo vi depone i suoi piccoli che sono l’armonia, l’equilibrio, l’ordine, e sopra tutto la coerenza. Siate fedeli e la fedeltà vi sarà scudo nel tempo della prova, Dio, che è fedele alla sua parola, non vi abbandonerà alla tentazione e vi libererà dalla mani del Maligno, e. gustando l’ebbrezza della libertà, il sorriso ritornerà a fiorire sulle vostre labbra. Siate fedeli e dagli uomini sarete amati per la vostra lealtà, questa è la più bella testimonianza che un cristiano può dare al mondo.


22 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Mt 7,26-27: Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande.

State perdendo molto tempo, e come bambini sciocchi state giocando con cose molto serie. Vi trastullate con il peccato che vi condurrà alla rovina eterna. Volete imitare il mondo, ormai da tempo avete fatto questa scelta, pensate di essere eterni, e che la morte è ancora lontana. Per giungere al porto della salvezza dovete rinunciare al peccato, e non rimandate, la morte può mietervi come grano maturo da un momento all’altro. Non mettete seriamente mano all’aratro perché non vedete i vostri difetti ma i difetti del prossimo, minimizzate il vostro peccato, e ingigantite quello del prossimo. La colpa è sempre di chi vi sta accanto. Se ribollite di impazienza dite che è colpa del compagno che vi ha fatto perdere la pazienza. Se sprofondate nella lussuria la colpa è del mondo perché osanna la pornografia e ve la mette sempre dinanzi, voi dite ce la troviamo dappertutto, bugiardi, pulite il vostro occhio, vigilate. È vero che il mondo guadagna molto con la pornografia e semina questa sporcizia in ogni angolo della terra, ma voi siete chiamati alla castità, e dovete custodirla con grande energia, e se è necessario rinunciando ad amicizie, o a svaghi o a tutte quei mezzi luridi che trasportano anche nelle vostre case tanto sudiciume. Si può essere tentati, ed è questo il lavoro di satana, ma voi potete resistere e con la grazia di Dio potete vincere. Voi dite che nella vostra casa non c’è pace e non c’è comunione perché gli altri sono egoisti, avari, prepotenti, e non vi accorgete che in voi l’egoismo ha radici profonde, che l’avariza in voi è un albero frondoso carico di frutti marci, e che in voi domina il vizio di vincere sempre, di volere sempre avere ragione. Sono sempre gli altri a sbagliare, sono gli altri ad avere torto, voi siete nel  giusto, voi non sbagliate mai! Poveri ciechi! Come vi ha ammaliati e accecati il mondo e l’Inferno intero. Convertitevi, è necessario che ponete un confine netto tra voi e il mondo, tra la sapienza di Dio e la sapienza stolta del mondo. Convertitevi, non continuate a rimandare, la morte questa sera stessa può bussare alla vostra porta. Cambiate il cuore, accendetelo, infiammatelo con il fuoco della carità. Siate umili, piccoli, e imparate ad accusare prima voi e poi gli altri, piangete sui vostri peccati, e non fatevi giudici del prossimo. Prima di cambiare il mondo cambiate voi e il mondo cambierà. Se una casa crolla sotto la forza della pioggia, la colpa non è della pioggia ma del costruttore che ha costruito in modo maldestro la casa. Il costruttore è stato malaccorto e ora maledice la pioggia, e così fate voi. Il mondo va male perché è cattivo e maligno, ma va male anche perché voi siete cattivi e maligni. Imparate da Gesù, lui è morto per i peccatori, morite al peccato e la luce della risurrezione, la luce di una nuova vita colma di pace e di gioia, illuminerà voi e illuminerà tutti coloro che si accosteranno a voi. Innamoratevi sinceramente di Dio, amerete il prossimo e salverete la vostra anima.


21 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.


1Cor 6,1-2: Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Convertitevi, siate sapienti e imparate a contare i vostri giorni, con giusto giudizio sappiate leggerli come momento favorevole, come giorni della salvezza. Convertitevi e imparate a usare il tempo che avete a disposizione per operare il bene, dovete approfittare del tempo e, soprattutto, quale uomini sapienti, dovete salvare, redimere, riscattare il tempo; dovete liberalo da tutte le preoccupazioni e da tutte le occupazioni inutili che appesantiscono il vostro passo e vi impediscono di giungere al porto della santità e della salvezza. Il tempo deve essere vostro alleato per essere sempre con Dio, immersi nella preghiera, nella luce dell’amicizia con la santissima Trinità. Voi vi illudete perché dite non abbiamo commesso peccati mortali, ma non vi accorgete degli innumerevoli peccati che assediano la vostra vita e che voi commettete con grande superficialità. Non vi accorgete delle mille imperfezioni e cattive abitudini che paralizzano la vostra anima, e voi dite non abbiamo commesso nulla di male. Voi, scaltri come siete, dite c’è differenza tra l’omicidio e la bugia. Stolti! Chi uccide toglie la vita del corpo, chi dice la bugia toglie la vita dell’anima perché la fa precipitare nella tenebra della menzogna. Vi hanno insegnato che il tempo è aperto all’eternità, alla vita eterna: questa è la meta a cui dovete tendere. Non perdete tempo, mettetevi sinceramente in ascolto della Parola di Dio, e imparate a saper riconoscere i segni dei tempi: ora la malizia, come veste lurida, riveste il mondo, voi dovete splendere come astri luminosi, tenendo alta la Parola, diventando per gli uomini stolti via che conduce alla vera Sapienza. Se il mondo è immerso nella malizia voi dovete avere sentimenti di bontà, di benevolenza, sforzandovi di essere leali e sinceri. Convertitevi, non continuate a rimandare, il tempo si è fatto breve, e alla fine dei vostri giorni vi sarà chiesto conto di come avete speso il vostro tempo; il tempo è il grande dono che Dio dà a tutti gli uomini perché imparino che l’unica, vera felicità sta nel vivere in Dio e vivere con Dio. Solo in Dio troverete la pace per le vostre anime.


20 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Gd 1,22-23: Siate misericordiosi verso quelli che sono indecisi e salvateli strappandoli dal fuoco; di altri infine abbiate compassione con timore, stando lontani perfino dai vestiti, contaminati dal loro corpo.

Siate misericordiosi, perdonate sempre. Non v’è offesa che non possa essere perdonata. Il perdono porta frutti abbondanti di pace. Il perdono vince l’odio, e spegne la fiamma della vendetta. Il mondo dice di volere pace, giustizia, libertà, ma in verità la sua legge è “occhio per occhio, dente per dente”. Sentenze inique, leggi cattive, alimentano comportamenti malvagi, spesso gli uomini si sentono defraudati e sono pronti alla rivendicazione. L’uomo vuole la pace ma non dimentica i torti subiti, vuole giustizia ma nella sua mente emette giudizi perversi, proclama che l’amore è legge divina ma coltiva egoisticamente i suoi interessi, e se qualcuno entra nel suo recinto è pronto ad uccidere. Il mondo vuole giustizia, è ladro e ruba ai ricchi e ai poveri, calpesta i deboli, corrompe gli incauti, e astuto sa come aggirare la legge. Il mondo è ipocrita. E sulle labbra ha fatto dimora la menzogna. Siate misericordiosi, e la misericordia è verità perché vi ricorda il perdono di Dio, voi eravate colpevoli, rei di mille pene e Dio vi ha perdonato, e non chiede nulla in contraccambio. Eravate nel fango del disordine morale, e nella melma della ribellione, e siete stati perdonati da Gesù; Egli è salito sulla Croce, è morto per voi, non ha portato contro di voi accuse, e nel suo sangue vi ha dato una nuova vita. Voi che avevate chiuso il Paradiso con il peccato, Gesù con il suo amore ha infranto le sbarre che tenevano sprangate le sue porte. Aprite il cuore all’amore, alla carità, al perdono. Una mano tesa al nemico è riconciliazione, e dove alligna odio si semina pace, dove la vendetta ha messo radici il perdono le estirpa. Il frutto del perdono è la gioia, nel tuo cuore e nel cuore del fratello a cui avete dato il perdono. Quando voi perdonate in Cielo si fa festa, quando voi perdonate il Cielo bacia la terra, e la terra si innalza al Cielo. Perdonate, e siate misericordiosi sempre, e nel giorno del giudizio vi sarà usata misericordia, e i vostri occhi si schiuderanno sul Misericordioso, perfetta allora sarà la vostra gioia, piena beatitudine per tutti i secoli. Eternamente godrete in Dio i frutti del perdono.


19 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Fil 2,5-11: Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è Signore!”, a gloria di Dio Padre.


Siate umili, bandite dal vostro cuore la superbia. Il mondo è arrogante, prepotente, nel mondo non potete trovare riposo; come piccoli uccelli fate il vostro nido nel Cuore di Gesù, un Cuore dolcissimo, umile e mite, e troverete pace. Cercate e conquistate la virtù dell’umiltà, custoditela come prezioso tesoro. Nel vostro cuore cresce come fuoco ardente il disordinato desiderio di essere grandi, e questo desiderio quando è eccessivo vi allontana da Dio, l’umiltà vi aiuta a spegnere questo fuoco e ragionevolmente vi spinge a ubbidire a Dio. Siete grandi perché siete stati creati a immagine di Dio, ma siete polvere perché dalla terra siete stati tratti. Guardate gli spazi infiniti del cielo, osservate gli oceani, e i monti, e i lontani confini della terra dove Dio vi ha posti come custodi, questo vi aiuterà a riconoscere il vostro nulla dinanzi a Dio. Siate sinceri con voi stessi, contate tutte le vostre cadute nel peccato, e poi la vostra fragilità, le vostre infermità e comprenderete che non avete alcun diritto di anteporvi al vostro prossimo. Ma se coltivate nel vostro cuore l’amara erba della superbia, sarà difficile riconoscervi piccoli, bisognosi di tutto. Spesso voi avete fatto il proposito di essere umili, ma basta che il mondo vi alletti con le sue malie menzognere che abbandonate ogni intento. Dite di essere umili e di accettare con gioia qualsiasi specie di umiliazioni, ma dopo pochissimo tempo vi inquietate se qualcuno vi causa qualche piccola fastidio o qualche umiliazione. Siete deboli, inclini al male e al peccato, amate l’umiltà, chiedetela insistentemente a Dio. Non dimenticate mai che tutto è grazia e ogni dono perfetto viene dallalto. L’umiltà, madre di tutte le virtù, è un grande dono e Dio lo concede a coloro che glielo chiedono con incessante orazione. L’umiltà è madre di tutte le virtù perché è la roccia sulla quale si costruisce l’edificio spirituale. I santi sono umili, e la santità si raggiunge soltanto attraverso la via dell’umiltà. Se volete essere umili guardate a Gesù, modello di umiltà. Gesù  è il modello inarrivabile di umiltà. Visse sempre nellattitudine di servo, e  spesso quando compiva un miracolo studiava il modo di non richiamare lattenzione di chi gli stava accanto, e se a volte compiva guarigioni o prodigi dinanzi a folle numerose lo faceva sempre per la gloria del Padre; si dedicò al ministero con totale obbedienza alla volontà del Padre, e sul Calvario si presentò agli occhi stupiti dei suoi discepoli come un condannato, reo di inconfessabili reati. Per molti anni visse nel silenzio e nel nascondimento, per umiltà volle morire povero così come povero era nato in una grotta; accettò come insopportabile supplizio la nudità e dopo la morte non volle apparire nella luminosissima gloria della risurrezione al mondo ma soltanto ai suoi amici; e sotto gli occhi di pochi discepoli salì al Cielo dove siete alla destra Padre, Sacerdote eterno, Mediatore e divino orante, si è abbassato fino a lavare i piedi ai suoi amici, ha baciato Giuda, colui che lo aveva tradito e venduto per pochi denari; umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome e per il suo annientamento è stato esaltato dal Padre. Chi vorrà farsi grande, Dio lo abbasserà; chi resterà umile, Dio lo innalzerà, questa verità incidetela nella vostra mente e custoditela nel vostro cuore.


18 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Mt 10,16: Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi;  Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 

Siate vigilanti, sempre, tenete lo sguardo su Gesù crocifisso, sopra tutto nella prove. Il vostro sguardo sia rivolto sempre al Cielo. La tentazione è come una serpe, striscia accanto a voi senza far rumore per mordervi all’improvviso, e iniettare nel vostro cuore e nella vostra mente il veleno della menzogna e della ribellione, che ben presto conducono al peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte. Il mondo si crogiola nel fango, non fa alcun mistero dei suoi intenti; vuole godere, vuole essere ricco, vuole il potere, e per raggiungere questi intenti è pronto, con astuzia diabolica, ad abbattere chiunque vuole intralciare il suo cammino. I cristiani sono molto tentanti dalle lusinghe del mondo, che come vapori tossici ammorbano la vita degli uomini. Molti cristiani si sono arresi, e, ipocriti, dicono di essere cristiani ma non vivono come cristiani. L’ipocrisia è adulata dal mondo, e gli ipocriti fanno la loro bella scena nel mondo, voi invece siate sempre sinceri, onesti, non fatevi rodere da questa lebbra. Vivete nel mondo, ed è molto difficile, ma qui sta il valore della vostra testimonianza. Non cedete alla tentazione, se il mondo vi dice di andare a sinistra, voi andate a destra. Se il mondo vi riempie le orecchie con i suoi poemi, voi leggete la Parola di Dio, se il mondo ottenebra la vostra mente con le sue false promesse, voi fate memoria dell’amore di Dio, attaccatevi alla sua misericordia, e fidatevi della sua Provvidenza. Il mondo, la sua mentalità, il suo modo di operare, è entrato anche nella Chiesa. Molti pastori sono diventati abili finanzieri, altri hanno accumulato enormi fortune, altri amministrano con oculatezza patrimoni non leciti, altri sono furbi faccendieri. Così è stato, così è, così non deve essere. Amate la verità, siate onesti discepoli di Gesù, e non temete le arti maligne del mondo. Il mondo vi inganna, il mondo è un abisso di disonestà, e odia gli uomini onesti, combatte chi ama la verità. Il mondo segrega chi ama la pace, dice di amare e voler promuovere la pace, ma in verità litiga, divide, produce armi sempre più sofisticate dalle quali trae enormi profitti. Voi, figli di Dio, sarete sempre tentati. Sarete tentati nella carne a motivo della concupiscenza che vi spinge alla lussuria; sarete tentati nel cuore con l’amore disordinato al benessere e alle ricchezze; sarete tentati nella mente con la menzogna che si ammanta sontuosamente di vesti di sincerità. Siate vigilanti, sempre, tenete alta la fiamma della fede, e alimentatela con la carità. Sacerdoti, servi di Cristo, non amate la dottrina del mondo, non amate i suoi traffici, non vivete come vive il mondo, e respingete con forza la sapienza fallace del mondo. Siate vigilanti sempre, il Nemico vi spia, attende il momento opportuno per attaccarvi e gode quando riesce a ferirvi con i suoi morsi avvelenati. Si compiace quando per debolezza cadete nel peccato. Esulta e giudicandovi sciocchi prepara nuove insidie. Siate vigilanti, sempre, rivestendovi di umiltà, di pazienza. Dinanzi al Nemico non arretrate mai, Cristo ha vinto il mondo e ha annientato  le opere del diavolo, e voi in Lui avete vinto. Non siate stolti, ma sapienti della sapienza del Vangelo. Siate sempre prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Il mondo vi odia perché siete di Cristo, non temete, voi combattete sotto lo sguardo del Cielo, e il Cielo vi soccorrerà sempre in questa aspro combattimento. Vincerete sempre con Gesù, forti del suo amore, non cedete terreno al Nemico; ecco siate sempre vigilanti, forti nelle fede, nella speranza, e nella carità, e la vittoria vi arriderà sempre. Il mondo e l’Inferno odiano i cristiani, voi sempre, sinceramente, disprezzate i piaceri del mondo e le opere dell’Inferno. Vi benedico.

17 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

1Cor 4,6-7: Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto, perché impariate dalle nostre persone a stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?

Vi voglio piccoli, non alzate la testa, non credete di essere grandi, e non fatevi grandi tra i fratelli. Tutto quello che avete è dono di Dio, siate umili e riconoscete che tutto è grazia, benevolenza, misericordia. Dio colma di doni gli umili, ma i superbi li manda via a mani vuote. Se qualche volta, per necessità o altro, siete chiamati ad assumere i primi posti nelle vostre comunità indossate immediatamente il grembiule della carità. Piangete con chi piange e siate nella gioia con chi è nella gioia. Fatevi servi degli ultimi, dei più poveri. Ai derelitti e agli sconsolati lavate i piedi. Non siate arroganti e superbi, non perdetevi in discussioni inutili, molte volte il silenzio è più eloquente di un lungo discorso. Non invidiate il mondo. Nel mondo vige come norma l’arrivismo, e sapete che spesso per giungere ai primi posti si ricorre alla menzogna, alla corruzione, molti vendono anche il loro corpo pur di arrivare ai loro obiettivi. Da molto tempo anche nella Chiesa l’essere servi dei poveri si sta allontanando dai cuori di tanti sacerdoti. Le vie per giungere ai primi posti sono diventati numerose, basta un’amicizia, una raccomandazione, un eloquio ben studiato perché accarezzi la vanità di qualche pastore, molti hanno dimenticato che la Chiesa è portata avanti dagli ultimi, dai sofferenti, da coloro che vivono nel nascondimento; sono i parafulmini, i veri motori necessari. Ora, sembra che la Chiesa si sia appaiata al mondo, c’è una triste gara a chi arriva tra i primi. Non così, ma con coraggio e profonda umiltà consideratevi e professatevi di essere servi inutili. Più vi fate piccoli e più Dio vi farà grandi. Più vi svuotate dell’orgoglio e più sarete colmati di carismi e di doni spirituali; più vi inchinate dinanzi agli uomini, ai più abietti, a coloro che per il mondo non contano perché ritenuti inutili, e più Dio vi farà luce, guida, sapienza del mondo intero. Rinunciate a tutto per avere il Tutto, rinunciate all’uomo vecchio che è in voi per rivestirvi del nuovo, svuotate il cuore di ogni malsana passione e avrete in dono la perfetta carità. Liberate la mente dai pensieri inutili e sarà soverchiante la conoscenza limpidissima di Dio. Vi voglio piccoli perché possiate essere grandi in Paradiso. Vi voglio umili perché lo Spirito Santo attraverso voi possa far risplendere la gloria del Vangelo; vi voglio servi perché la consolazione di Dio, e il suo grande amore, possa raggiungere i più deboli, gli ammalati. Vi voglio nascosti perché la Luce di Dio si renda manifesta nei cuori degli uomini. Siete servi inutili per il mondo, ma come via santa conducetelo al regno di Dio, siate via santa che conduce alla salvezza. Piccoli per essere grandi agli occhi di Dio, così vi voglio, così voglio i miei figli.  


16 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Ap 18,1-7: Dopo questo, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a gran voce: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato». E udii un’altra voce dal cielo: «Uscite, popolo mio, da essa, per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli. Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità. Ripagàtela con la sua stessa moneta, retribuitela con il doppio dei suoi misfatti. Versàtele doppia misura nella coppa in cui beveva. Quanto ha speso per la sua gloria e il suo lusso, tanto restituitele in tormento e afflizione.


Il mondo è avvolto dalle fiamme della lussuria e della dissolutezza. I peccati del mondo si sono ammassati fino al Cielo. Avete due vie d’uscita per sfuggire ai dolori che da tempo vi tormentano: la Croce e la penitenza. Molti uomini e donne portano la santa Croce come monile, alcune di questi monili sono di pregevole fattura, di grande valore, altre di vile metallo, ma sono soltanto monili, una ostentazione di moda. Il cuore di molti uomini è infettato dalle passioni, e il loro corpo si avvoltola nella lascivia, non vogliono comprendere che il loro peccato è assai grave, e per questo saranno giudicati più severamente. La Croce segno di amore e di salvezza non può essere calpestata, non può essere derisa, su quella Croce è morto Gesù, Figlio di Dio, tra spasimi atroci per la vostra salvezza, non potete deriderla trattandola come un oggetto portafortuna o come un gioiello da indossare in certe circostanze per fare bella figura. Dal Cuore del Crocifisso è scaturito sangue e acqua, abbeveratevi a questa fontana zampillante di santità, acqua limpida e salubre che vi disseta e estingue la sete spasmodica dei piaceri. Fuggite dal mondo che va in rovina. Uscite da esso per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere il castigo che si abbatterà su di esso a motivo della sua dissolutezza. Tutte le vostre case siano un Calvario, non come luogo di dolore e di sofferenza, ma come luogo santo nel quale si para dinanzi a voi l’amore di Gesù Crocifisso. Se nelle vostre case c’è il Calvario i benefici sono incommensurabili. Imparerete a pregare e ad adorare, e il vostro cuore e la vostra mente si prepareranno alla contemplazione. Imparerete, contemplando i dolori di Gesù, ad amare Dio e il prossimo. Ricuserete con forza e grande energia il peccato che ha inchiodato sulla Croce Gesù, Figlio mio amatissimo. Nelle vostra casa regnerà la pace, e con la pace la gioia, e con la gioia la sana allegria dei santi. Non sarete come coloro che si rotolano nel brago del peccato e della morte, ma i vostri corpi saranno ammantati dalla pudicizia. Possederete la bella virtù della pazienza, e con la pazienza la mansuetudine, e la mansuetudine vi farà docili e obbedienti alla volontà di Dio. Salendo al Calvario imparerete a offrire la vostra vita e imparerete a fare penitenza per salvarvi dalle fiamme dell’Inferno, e per salvare le anime dalla dannazione eterna. Chi non ama la Croce, chi non porta la Croce non può salvarsi. Chi non ama la Croce e non porta la sua Croce ogni giorno non può essere amico di Gesù. Chi non ama la Croce e chi non porta la Croce con gioia e pazienza non può amare il prossimo. Il mondo brucia a motivo delle sue passioni sfrenate, non siate seguaci del mondo e non amate il mondo. Voi dovete invece ardere con il fuoco della carità, e piantare nella vostra vita l’albero della Croce, porterà abbondanti frutti di santità e di salvezza. Questa è la sapienza di figli di Dio.


15 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Gb 36,15: Dio libera il povero mediante lafflizione, e con la sofferenza gli apre l’orecchio.


Il dolore sarà sempre il vostro compagno. Ma il dolore è la strada perfetta che vi conduce alla salvezza. Non disprezzate questo dono tutto celeste. Il dolore vi inchioda alla vostra estrema debolezza, ma vi fa grandi agli occhi di Dio. Il dolore vi fa partecipare alle sofferenze di Gesù,  lo aiutate a portare la Croce per la salvezza del mondo, lo aiutate a sopportare l’acutissimo dolore dei chiodi. Il dolore è amore quando è offerta. Quando, come canale colmo d’acqua limpida, irriga la vita arida dei poveri, degli infelici, degli ammalati, porta vita, gioia, ottimismo, serenità e pace. Anch’io non mi sono sottratta al dolore, e il dolore mi ha fatto comprendere l’immenso amore di Gesù per tutti voi. Gesù vi ha tanto amato da morire straziato dai chiodi su una Croce. Vi ha insegnato a patire, vi ha insegnato a offrire, vi ha insegnato a morire per il prossimo, non v’è amore più grande di quello di dare la propria vita per i fratelli. Non ricusate la sofferenza, e non lamentatevi, essa è una piccola chiave d’oro che vi apre lo scrigno celeste dove sono nascosti tutti i tesori di Dio, e lo scrigno è il Cuore di Gesù e lì trovate il luogo del riposo, in questo luogo di pace e di gioia sarete accarezzati dal Padre, consolati dal Figlio, e sarete resi forti dallo Spirito Santo per affrontare con serenità il vostro quotidiano. Non siete nati per soffrire, ma la sofferenza accompagnerà i vostri passi; riflettete allora perché il mondo è vestito di dolore! È il peccato che ha aperto le porte della vostra vita al dolore, alla sofferenza, alla malattia, alla morte. Tutto è tristezza, agonia, ma potete vincere se saprete accettare tutto questo deliquio, sopportando con amore, offrendo, con gioia, distendendovi sulla Croce per i vostri fratelli. Solo nella Croce trovate la consolazione di Dio, solo nella croce troverete la pace, e la forza per andare avanti, solo il dolore vi fa comprendere l’amore di Gesù, solo prendendo per mano il dolore come si fa con un amico fidato giungerete alla salvezza. E in Paradiso potrete comprendere il bene immenso che ha compiuto il vostro dolore accettato e offerto per amore. Il dolore espia, ripara, salva!
  




 14 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Rm 1,24-28: Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne.

Un altro peccato voi commette e attirate il castigo di Dio sulle vostre famiglie, sulle vostre città. Dite di essere cristiani ma non vivete come cristiani. Dite di essere cristiani ma non osservate la Legge del Signore. Dite di essere cristiani ma non vivete secondo i Comandamenti di Dio. I sacerdoti pensano ad accumulare onori, bramano i primi posti, molti sono volubili e instabili nelle loro promesse sacerdotali. Altri  scandalizzano gli umili, i piccoli; molti altri all’esterno sembrano buoni pastori ma dentro sono lupi rapaci, avidi di ogni piacere. Voi dite di essere cristiani ma curate i vostri interessi e non quelli di Cristo. Voi dite di essere cristiani ma siete egoisti non soccorrete i poveri, non curate i malati, non confortate i carcerati, fate rovinare i deboli, non date da bere agli assetati, non sostenete gli infermi, non consolate i miseri. Voi dite di essere cristiani ma non amate il prossimo, unica vostra preoccupazione è quella di arricchire la vostra famiglia, di accumulare ricchezze, di aggiungere campi a campi, greggi a greggi. Dite di essere cristiani ma non permette che il Signore Gesù sia il vostro Signore, unica preoccupazione è la vostra vita, non vi preoccupate che venga il Regno di Dio e che si diffondi in mezzo agli uomini. Molti sacerdoti dicono di essere pastori di Cristo ma sono mercenari. Insegnano dottrine false, fuorvianti, che inducono all’errore e all’eresia. Dicono di essere servi di Cristo, ma in verità sono schiavi del peccato. Dicono di servire gli uomini e la Chiesa di Dio ma in verità sono servi di satana. Molti dicono di pascere le pecore di Gesù, ma in verità pascono se stessi. Non curano gli interessi dei più piccoli, di coloro che sono indifesi. Dicono di essere buoni pastori ma in verità quando vedono arrivare i lupi fuggono via. Voi dite di essere cristiani ma non fate la volontà di Dio, ma siete attaccati alla vostra volontà, ai vostri progetti, ai vostri interessi. Dite di essere cristiani ma siete adulteri, ladri, usurai, calpestate come polvere i poveri, e molti sono schiavi della droga, della pornografia, della lussuria, molti altri si sono dati a turpi piaceri contro natura. Per questo peccato non sarete perdonati. Ritornate nella casa del Padre, abbandonate il peccato, siate fedeli all’alleanza divina, vivete come veri cristiani, e date testimonianza della vostra fede. I sacerdoti siano sinceri pastori del gregge di Gesù, amino la verità, annuncino con coraggio il Vangelo. Non vivano secondo le leggi del mondo, ma siano fedeli alla Legge di Dio. Non vestano più come veste il mondo, ma portino l’abito sacerdotale, il mondo odia e non vuole questo segno perché alla sua memoria richiama il soprannaturale, la presenza di Dio. Amino la Parola di Dio e nutrano con essa il popolo di Dio. Siano amanti del silenzio e della preghiera. Servi dell’Eucarestia siano adoratori e contemplativi. Siano per un mondo falso e bugiardo verità e via perfetta che conduce alla Verità. I sacerdoti non amino le comodità ma si stendano sulla Croce, amino la penitenza, e sia perfetti asceti nel cammino della santità. Siano nella gioia se devono versare il loro sangue per il loro Signore. Voi dite di essere cristiani, ma praticate l’aborto, l’eutanasia, tradite il sacramento del matrimonio, non insegnate ai vostri figli a vivere come cristiani, per loro non siete luce ma tenebra. Siete corruttori dei vostri figli perché li spingete, a vostro disonore e grande vergogna, a violare la legge di Dio e la legge degli uomini per essere i primi, i più lodati, i più onorati. Voi dite di essere cristiani ma in verità vivete, lerci e sudici, come vive il mondo, e siete sprofondati in una palude di vizi e di depravazioni di ogni genere. Ritornate  sinceramente a Dio e sarete perdonati. Sacerdoti rivestitevi della carità e dell’amore di Gesù. Siate misericordiosi, non giudici, ma con correttezza e grande comprensione guidate il gregge di Dio. Siate veri servi di Gesù, e la luce della santità brillerà nella vostra vita e nella vita del popolo di Dio. Gesù attende il suo popolo, i suoi figli, i suoi sacerdoti, ha aperto le porte del suo Regno, non tardate ad accogliere il suo amore e il suo perdono. Con gioia Dio vi attende nella sua casa.

13 Settembre 2016

Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Dt 30,15-16.19-20: Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe.

Potevate scegliere la vita e avete scelto la morte. L’aborto è il peccato spregevole che ha attirato su di voi i castighi di Dio. La radice di quanto state vivendo è in questo esecrabile e turpe peccato. Chi pratica l’aborto è servo di satana, e la donna diventa schiava di numerose legioni di demoni, i quali con acuminatissimi rimorsi la feriscono nella anima, e non le danno né pace né riposo. Il pentimento serve molto poco perché non può ridare la vita a un morto. Sono necessarie la penitenza e la riparazione. Chi pratica l’aborto si fa indegno del regno dei Cieli, la donna che chiede di abortire, in modo chiaro, dichiara di non essere cristiana, non vi sono ragioni che possano giustificare questo volgare e vergognoso peccato. Satana odia i bambini, sopra tutto odia i bambini che crescono in famiglie sane dove apprendono la disciplina, il valore grande della fede; imparano a pregare e a conoscere i Comandamenti di Dio; incominciano a conoscere la volontà di Dio ad amarla e a metterla in pratica. Nella famiglia cristiana i bambini sono i futuri testimoni di Cristo, saldi nella fede, forti nelle virtù, ecco perché satana odia i bambini, ecco perché danza di gioia quando una donna uccide il suo bambino. Una donna che abortisce è un’assassina. L’aborto lascia in queste snaturate madri ferite inguaribile, che soltanto la penitenza, le lacrime e la giusta riparazione possono lenire in parte. Una donna che abortisce ha fallito nella sua maternità. Anche gli sciacalli porgono le mammelle e allattano i cuccioli, ma molte donne sono diventate crudeli come animali senza senno. Grande è l’iniquità di chi pratica l’aborto, più del peccato di Sòdoma, la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani. Oggi si uccidono i bambini privandoli del pane necessario, non dando loro l’acqua per dissetarsi, abbandonandoli alla povertà, lasciando che la malattia corrompa i loro piccoli corpi. Ma si uccidono nell’anima, con la pornografia, violentandoli nel corpo e nell’anima spogliandoli di Dio, tanti altri turpi delitti oggi si commettono contro l’infanzia, ma l’aborto è il più infame, il più ripugnante delitto che l’uomo possa commettere. Quando la società custodirà la vita e aiuterà la donna a non abortire e quando cancellerà le leggi inique che permettono l’aborto, allora rifiorirà il benessere, le piazze delle vostre città risuoneranno di gioiosi canti, e i giovani danzeranno, e gli anziani saranno maestri di sapienza. Ricordatelo sempre e bene incidetelo nel vostro cuore: la folle distruzione di vite umane innocenti è un crimine contro Dio e una negazione della verità che voi siamo fatti a Sua immagine. La vita è di Dio e a lui appartiene perché Dio è il Signore della terra e del cielo e gli appartiene tutto quello che è in essa, il mondo e i suoi abitanti. La vita è un dono prezioso che vi è stato dato, per questo siete di Dio, appartenete a Dio! A voi, e in modo particolare alle donne, è stata concessa l’amministrazione della vostra vita, voi siete amministratori di quanto il Signore largamente e liberamente vi dona: talenti, tempo, salute, e in modo particolare la terra su cui vivete. I bambini sono i doni più preziosi che il Cielo fa all’uomo, e là dove nasce un bambino c’è la presenza amorevole di Dio Padre, il bambino che nasce vi dice che Dio vi ama, ha pazienza e non si è stancato di voi. I bambini non sono vostri, e non sono oggetti o cose. A ciascuno di voi è stato dato il dono della vita e la libertà, perciò siete responsabili dinanzi Dio. Nessuno di voi ha il diritto di negare lo stesso dono ad una persona che deve nascere. È un onore portare in grembo il dono della vita, una vita fatta ad immagine di Dio! Nelle vostre case pregate il Rosario perché l’uomo non pecchi più contro la vita, e con il Rosario riparate e implorate il dono della vita e il perdono di Dio.