25 Giugno 2016
Il pensiero del giorno
Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Figli, non vi rammaricate se il mondo ha abbandonato Dio e le sue leggi, il mondo segue le sue strade che lo condurranno alla rovina. Ma non dovete essere inerti spettatori di questo triste spettacolo, siete nel mondo perché il mondo si converta e si salvi. Voi non seguite il mondo, e non abbandonate il Signore. Cercate il Signore, non stancatevi di cercarlo. La preghiera innanzi tutto, sappiate questo: il Signore è vicino a chi lo cerca. Invocatelo sempre, quando siete nella gioia e quando siete mesti. Invocatelo e abbiate sempre la certezza che Dio è attento alle vostre preghiere. Beneditelo ogni giorno, lodate sempre il suo santissimo Nome. Dio è degno di ogni lode, e la lode sgorghi da un cuore colmo di perfetta gratitudine. Dio vi ha creato, vi sostiene in vita, vi dona il pane quotidiano, si fa vostro compagno e apre la vostra anima alla contemplazione dei beni eterni. Vi sostiene con il Pane degli Angeli, incrementa la vostra fede, vi prende per mano quando state per cadere, e se la tempesta vi agita una sua Parola riporta la calma e la pace. Pregate per i peccatori, pregate e fate penitenza perché i peccatori abbandonino la loro via malvagia e l’uomo iniquo i suoi pensieri empi. Il peccatore ritorni al Signore che avrà pietà e misericordia di lui, perché il Signore, lento all’ira e grande nell’amore, è buono, pietoso e misericordioso verso tutti. Come un Padre tenerissimo si piega suoi figli, se hanno peccato e hanno il cuore contrito, Dio fascia le loro ferite, e dimentica il loro peccato. Dite al mondo che Dio è buono, e attende con pazienza che il figlio prodigo ritorni nella sua casa, per abbracciarlo, per baciarlo con infinita tenerezza, per rivestirlo delle bianche vesti della purità. Figli, conducete il mondo a Dio, e voi non allontanatevi mai dal suo amore, e se la vostra miseria vi stringe nei ceppi del peccato non disperate, Dio vi ama e largamente perdona. Non parlate di castighi, ma di paterne correzioni, anche se sul momento fanno piangere perché assai dolorose. I tempi che vivete sono assai tristi e i tempi che verranno, se gli uomini non abbandoneranno la loro malvagia condotta, saranno assai più tristi. Se un uomo decide di non nutrirsi più di lì a poco morirà di stenti e di fame, questo vi succederà. Se l’uomo non si nutrirà più del vero Pane che dà la vita eterna, se non accosterà le labbra alla sorgente purissima della salvezza che è il Sangue di Gesù, se abbandonerà le vie del Signore, se calpesterà le leggi di Dio, ben presto morirà di inedia; se faranno tutto questo gli uomini da se stessi si consegneranno alla morte eterna. L’umanità ha già iniziato a camminare su queste strade di morte, aiutate tutti gli uomini ad abbandonare questo perverso cammino, ritornino sui loro passi, e con gioia e trepidazione si rifugino tra le braccia del Padre che avrà misericordia di loro. Non dovete paura di parlare chiaro al mondo, di annunciare il Vangelo della conversione e della penitenza,; non dovete avere paura di indicare la porta stretta che conduce alla salvezza, non temete, Io sono con voi. Vi benedico.
Tivoli, A. D. 88/2000, GMG-F.S