29 Maggio 2016
Il pensiero del giorno
Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.

Figli miei amati, gli uomini non sono più capaci di dire grazie, tutto è preteso, e tutto è scontato. Così avviene nel mondo, ma anche nella Chiesa. Molti vanno in Chiesa e ricevono i sacramenti che vi donano la vita eterna. Avete ricevuto il Battesimo, e poi con la Confermazione il dono dello Spirito Santo, e poi la santa Eucaristia. Molti chiamati al Matrimonio sono stati uniti in modo indissolubile dall’amore di Dio, altri sono chiamati al Sacerdozio per spartire con Gesù la sete e lo zelo della salvezza delle anime. Molti ammalati hanno ricevuto l’Unzione degli Infermi che li ha fortificati, e molti sono stati guariti. I peccatori nel sacramento della Confessione trovano sempre una tavola di salvezza. Ma tutto quanto avete ricevuto non è scontato, Dio non è obbligato a darvi tutto questo. Se lo fa è perché vi ama, perché vi vuole santi, forti contro le tentazioni diaboliche, e vi vuole salvi, felici per sempre nella sua casa. Eppure non siete capaci di alzare gli occhi al Cielo e dire grazie. L’ingratitudine è il peccato che di più ferisce l’amabilissimo Cuore di Gesù. Gesù vi ama, e ve lo ha dimostrato in mille modi, ma voi siete come pietrificati, tenete la bocca chiusa, dite qualche preghiera ma non nasce dal cuore, è soltanto suon di labbra. L’ingratitudine genera la boria, l’arroganza, ma il male più pernicioso lo provoca nei santi ministri di Dio. Quando diventano incapaci di dire grazie per quanto ricevuto cadono nell’abitudine, tutto diventato scontato, diventano freddi, e quando la tentazione si fa violenta nel cuore sono pronti a lasciare il gregge di Gesù, non sono più pastori ma mercenari. Ma ancor di più ferisce l’amore del Creatore che ha creato per voi tutte le meraviglie che i vostri occhi possono contemplare, eppure l’immensità del cielo non vi dice più nulla, e anche lo splendore delle stelle. L’ordine perfetto che regge tutta la creazione dovrebbe allargare il vostro cuore alla contemplazione, allo stupore, e invece il freddo vi infastidisce, e così il caldo. I campi colmi di piante e di alberi da frutto, gli animali, selvatici e domestici che sono a vostro servizio, tutto questo è dono di Dio, eppure credete che tutto è vostro, che tutto vi appartenga, e non riuscite più a comprendere che invece tutto è dono. Ma anche la malattia, la sofferenza, sono doni in quel mirabile e misterioso progetto di Dio: sono maestri che vi educano, vi correggono, vi fanno più prudenti e più sapienti, e invece spesso borbottate, mormorate, e molti maledico e bestemmiano. Io sono vostra Madre, a voi sono stata donata dal Crocifisso, ma anche questo dono spesso è ignorato, e molte volte rifiutato. No, Figli miei, non rifiutatemi come Madre e come Maestra, Io, l’Immacolata, posso indicarvi la via per giungere alla salvezza. Non temete, ascoltate le mie parole. Quando il mondo si chiude e non ascolta più la Parola di Dio, vicina è la catastrofe, e questi sono i tempi che state vivendo. Potete risalire la china se volete, ma soltanto con la preghiera, con la lode e con la penitenza. Io, vostra Madre Addolorata, sono con voi, e sarò sempre con voi.