27 Maggio 2014

Pensiero del giorno*




Maria all’anima:

Figlio, quante volte sei stato costretto a remare con il vento contrario, e quante volte, in queste occasioni, hai gridato al Cielo e lo hai creduto chiuso. Ora che le acque sono chete, custodisci nel tuo cuore le parole di Gesù: Coraggio, sono io, non temere. Ti dico di custodirle perché tu possa ricordarle quando entri nella notte del dolore, quando la tempesta della sofferenza sembra voler rapire la tua vita. Gesù, camminando sulle acque, è venuto incontro agli Apostoli che credevano di perdere la vita quando la loro barca rischiava di affondare nel lago di Genèsaret, così, in mezzo alle situazioni più preoccupanti e incomprensibili della vita, Gesù ti è vicino per aiutarti a superarle indenne, non senza averti prima lasciato lottare perché la tua fede e la tua speranza si rafforzino e il tuo carattere si tempri. Gesù a volte nelle tribolazioni ti fa attendere, perché ti abitui a sperare con pazienza, e la tua fede diventi sempre più salda.



* Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.