3 Aprile 2014



Il pensiero del giorno*



Maria all’anima:


Figlio, quando nacque Gesù pochi e freddi erano i panni per coprilo e proteggerlo dal  freddo, allora lo strinsi al mio Cuore, e la Carità che incendiava il mio Cuore lo ristorò. Quando vennero i Pastori ad adorarlo, infiammato da tanta Carità, il Bambino divino risplendette dinanzi a loro, e la mia Carità fu Luce, anche per i Magi, per Simeone, e la profetessa Anna. Ai piedi della Croce, il suo Corpo nudo, piagato, illividito, tremava dal freddo, squassato dal dolore. Mi avvicinai al Legno e abbracciai i suoi piedi forati. Li strinsi al mio Cuore, divorato dalla fiamma dell’amore, e il Corpo benedetto irraggiò Carità, perdonando ai crudeli crocifissori, e promettendo il Paradiso al Buon Ladrone. Tanta Luce irraggiava dal suo Corpo santo che la folla nel vederlo spirare in quel modo tornò a casa battendosi il petto. Figlio, quando il freddo delle passioni ti fa tremare, e ti sconquassa da capo a piedi, stringiti al mio Cuore. Quando l’insuccesso ti fa credere inutile l’apostolato stringiti al mio Cuore e sarai Luce. Quando la morte si fa tua compagna, non temere, Io ti sono vicino con la mia Carità, e prendendoti per mano ti conduco tra le braccia di Colui che è Amore.
 

 * Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.