19 Febbraio 2014



Il pensiero del giorno*


Maria all’anima:



Figlio, quando si compirono per me i giorni del parto, diedi alla luce il mio Figlio primogenito, lo avvolsi in fasce e lo posi in una mangiatoia (Lc 2,6-7). Gesù, il mio Figlio primogenito… l’ho riscaldato fra le mie braccia, e l’ho circondato di cure materne. Figlio, si tratta proprio dello stesso Gesù il cui Corpo tu ricevi ed il cui Sangue redentore bevi nel sacramento dell’altare. In quella notte santa, i pastori vennero senza indugio ad adorare il Bambino (Lc 2,16), e tu corri senza indugio all’altare per nutrirti del Pane disceso dal Cielo? I pastori, poi, se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto (Lc 2,20), tu dopo che hai mangiato il Pane della Vita eterna glorifichi e lodi Dio per il dono che hai ricevuto? Figlio, Io ti ho dato di che cibarti, e l’ingresso alla mensa celeste è stato spalancato dinanzi a te: non disprezzare con una vita insana il dono che ti è stato fatto.




* Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.