12 Febbraio 2014

Il pensiero del giorno*


Maria all’anima:

Figlio, non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; Gesù non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori (Mc 2,17). Malato nel corpo diresti al medico: non voglio guarire, non voglio i tuoi medicamenti, voglio imputridire nelle mie ferite? Ora, malato nello spirito, perché rifiuti i medicamenti di Gesù? Chi vuole e desidera essere curato per essere guarito dalla sua malattia deve sopportare ciò che gli fa il medico. Gesù, come medicamenti, ti dona i sacramenti, i comandamenti, la sua Parola divina, la penitenza, il digiuno…, ma vi è un morbo che più di tutti gli altri abbisogna di una medicina forte, e a volte ripugnante. Il morbo è l’alterigia, l’arroganza, la superbia…, il medicamento è la tentazione, che a volte Gesù permette per insegnarti l’umiltà. Figlio, togli le tentazioni e nessuno sarà santo. Chi fugge una tentazione proficua fugge la vita eterna. Quando il Cielo permette a satana di percuoterti con la tentazione, piega le ginocchia, prega, alza la voce al Cielo, allora sentirai la parola del tuo Salvatore: “Ti basta la mia grazia” (2Cor 12,7-9). Sottomesso così alla volontà del Medico divino già sei sulla via dell’umiltà, la guarigione si fa prossima, e le porte del Cielo già si sono aperte.


* Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.