27 Marzo 2017
Il pensiero del giorno
Oggi Gesù ci dice:
Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi (Am 5,14)
“Cercare Dio è - non si potrebbe dire con maggior semplicità rispettando le coscienze - odiare il male, amare il bene e ristabilire nei tribunali il diritto. Pare un preludio all’insegnamento di Cristo che sintetizzerà il Vecchio e il Nuovo Testamento nella legge dell’amore a Dio e al prossimo. Per essa, la ragione di quel «vivrete» sta nel fatto che «Dio ... sarà con voi », perché il principio di ogni esistenza è la presenza vivificante di Yahveh. Se cercano Dio, se vivono... « forse... avrà pietà del resto di Giuseppe». È il «forse» che fa della salvezza un’opera esclusiva di Yahveh” (Epifani Callego).
Aiuti per evitare i male:
CCC 1806: La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. L’uomo “accorto controlla i suoi passi” (Pr 14,15). “Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera” (1Pt 4,7). La prudenza è la “retta norma dell’azione”, scrive san Tommaso [San Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, II-II, 47, 2] sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione. È detta “auriga virtutum - cocchiere delle virtù”: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura. È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza. L’uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare.
CCC 1889: Senza l’aiuto della grazia, gli uomini non saprebbero “scorgere il sentiero spesso angusto tra la viltà che cede al male e la violenza che, illudendosi di combatterlo, lo aggrava”. È il cammino della carità, cioè dell’amore di Dio e del prossimo. La carità rappresenta il più grande comandamento sociale. Essa rispetta gli altri e i loro diritti. Esige la pratica della giustizia e sola ce ne rende capaci. Essa ispira una vita che si fa dono di sé: “Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà” ( Lc 17,33).
CCC 1950: La legge morale è opera della Sapienza divina. La si può definire, in senso biblico, come un insegnamento paterno, una pedagogia di Dio. Prescrive all’uomo le vie, le norme di condotta che conducono alla beatitudine promessa; vieta le strade del male, che allontanano da Dio e dal suo amore. Essa è ad un tempo severa nei suoi precetti e soave nelle sue promesse.
CCC 1962: La Legge antica è il primo stadio della Legge rivelata. Le sue prescrizioni morali sono riassunte nei Dieci comandamenti. I precetti del Decalogo pongono i fondamenti della vocazione dell’uomo, creato ad immagine di Dio; vietano ciò che è contrario all’amore di Dio e del prossimo, e prescrivono ciò che gli è essenziale. Il Decalogo è una luce offerta alla coscienza di ogni uomo per manifestargli la chiamata e le vie di Dio, e difenderlo contro il male: Dio “ha scritto sulle tavole della Legge ciò che gli uomini non riuscivano a leggere nei loro cuori” [Sant’Agostino, Enarratio in Psalmos, 57,1].
CCC 2527: “La Buona Novella di Cristo rinnova continuamente la vita e la cultura dell’uomo decaduto, combatte e rimuove gli errori e i mali derivanti dalla sempre minacciosa seduzione del peccato. Continuamente purifica ed eleva la moralità dei popoli. Con la ricchezza soprannaturale feconda, come dall’interno, fortifica, completa e restaura in Cristo le qualità dello spirito e le doti di ciascun popolo e di ogni età” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 58].
Siamo arrivati al termine. E possiamo mettere a fuoco: “È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza. L’uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio”. E ancora: “Senza la grazia...”: Queste parole cosa ti suggeriscono?
Ora nel silenzio, nell’intimità del nostro cuore, possiamo interrogarci su quanto il Signore ha voluto suggerirci. Se confidiamo nel suo aiuto, potremo dare una risposta sincera ed esauriente.
Preghiamo con la Chiesa: O Dio, che rinnovi il mondo con i tuoi sacramenti, fa’ che la comunità dei tuoi figli si edifichi con questi segni misteriosi della tua presenza e non resti priva del tuo aiuto per la vita di ogni giorno. Per il nostro Signore Gesù Cristo...