1 Aprile 2014



Il pensiero del giorno


Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.




Maria all’anima:



Figlio, il rancore rode l’anima, come il tarlo il legno. Il rancore opera innanzi tutto l’assopimento delle più belle virtù cristiane, come la carità e il perdono. Rende ciechi, nel fratello non si scorge più il volto di Gesù, l’amico non è più un amico, il compagno non è più un compagno, ma un nemico da abbattere. E qui il cuore assente generando pensieri putridi, quali la calunnia o  la disistima. Il rancore poi rende sordi alla voce di Dio, il cuore si indurisce, l’odio è il suo padrone, ed è quasi impossibile che si apra alla Luce. Il cammino di conversione è assai difficile, si spegne la gioia cristiana e vi alberga al suo posto una gioia tutta satanica. Il rancoroso ben presto si muta in nemico della verità. Figlio, quando insorge in te il rancore, e lo si avverte quando spesso con la memoria si va alle offese o ai torti ricevuti, subito strappa le sue radici perché non cresca portando i suoi avvelenati frutti. Per vincere sii umile, buono, ben disposto al perdono, e sopra tutto ama sinceramente tutti, anche i tuoi nemici.