29 Maggio 2014

Pensiero del giorno*




Maria all’anima:
Figlio, cosa è per te obbedire? Eseguire un comando? Si, è questo, ma l’obbedire presuppone due cose assai importanti. Perché l’obbedienza sia perfetta secondo la volontà di Dio, innanzi tutto, nel cuore non devono allignare le avvelenate radici dell’io. Dove è piantato l’albero dell’io, i frutti bacati sono la ribellione e la durezza del cuore. E poi, l’ascolto. Chi non si pone in ascolto obbedisce formalmente e non con vero spirito di obbedienza. Un cuore povero, umile, è obbediente e chi è obbediente è gradito a Dio. Il frutto più bello dell’obbedienza, oltre la gioia e la pace, è l’ottimismo: chi obbedisce si fida di Dio, mette nelle sue mani la sua povera vita, e tutto attende da lui. Pace, gioia, obbedienza è il Vangelo che devi annunciare agli uomini di questo secolo smarriti nella cecità dell’idolatria dell’io e così, rinchiusi in un cuore di pietra, si sono resi incapaci di sorridere e di amare.



* Queste parole sono rivolte al nostro cuore, come se fosse Maria a suggerirle. Restiamo in intimo ascolto, accogliamo Maria come nostra Maestra.