22 Luglio 2024
 
Santa Maria Maddalena
 
Ct 3,1-4a oppure  2Cor 5,14-17; Salmo Responsoriale Dal Salmo 62 (63); Gv 20,1-2.11-18
 
Colletta
O Dio, il tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena
il primo annuncio della gioia pasquale;
fa’ che, per il suo esempio e la sua intercessione,
proclamiamo al mondo il Signore risorto,
per contemplarlo accanto a te nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
 
Prime testimoni della risurrezione - Mulieris dignitatem 16: Sin dall’inizio della missione di Cristo la donna mostra verso di Lui e verso il suo mistero una speciale sensibilità che corrisponde ad una caratteristica della sua femminilità. Occorre dire, inoltre, che ciò trova particolare conferma in relazione al mistero pasquale, non solo al momento della croce, ma anche all’alba della risurrezione. Le donne sono le prime presso la tomba. Sono le prime a trovarla vuota. Sono le prime ad udire: «Non è qui. E risorto, come aveva detto» (Mt 28,6). Sono le prime a stringergli i piedi (cf. Mt 28,9). Sono anche chiamate per prime ad annunciare questa verità agli apostoli (cf. Mt 28,1-10; Lc 24,8-11). Il Vangelo di Giovanni (cf. anche Mc 16,9) mette in rilievo il ruolo particolare di Maria di Magdala. È la prima ad incontrare il Cristo risorto. All’inizio crede che sia il custode del giardino: lo riconosce solo quando egli la chiama per nome. «Gesù le disse: “Maria”. Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbuní!”, che significa: “Maestro”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Maria di Magdala andò subito ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto» (Gv 20,16-18).
Per questo essa venne anche chiamata «l’apostola degli apostoli», Maria di Magdala fu la testimone oculare del Cristo risorto prima degli apostoli e, per tale ragione, fu anche la prima a rendergli testimonianza davanti agli apostoli. Questo evento, in un certo senso, corona tutto ciò che è stato detto in precedenza sull’affidamento delle verità divine da parte di Cristo alle donne, al pari degli uomini. Si può dire che in questo modo si sono compiute le parole del Profeta: «Io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo, e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie» (Gl 3,1). Nel cinquantesimo giorno dopo la risurrezione di Cristo, queste parole trovano ancora una volta conferma nel cenacolo di Gerusalemme, durante la discesa dello Spirito Santo, il Paraclito (cf. At 2,17).
 
I Lettura (Ct 3,1-4a): Antonio González-Lamadrid: Ciascuna delle poesie che compongono il Cantico dei Cantici, e lo stesso Cantico nella sua totalità, presenta una serie successiva di ricerche e di incontri e di separazioni fra lo sposo e la sposa, che seguono una linea ascendente e culminano nel definitivo possesso finale. La nostra lettura riproduce una di queste ricerche col corrispondente incontro. Mentre la sposa era sul suo letto durante la notte, avvertì la presenza dello sposo che vi avvicinava e arrivò persino a udire la sua voce che la invitava ad alzarsi, per incontrarsi con lui intimamente nella solitudine del deserto (2,8-17), Ma lo sposo è scomparso misteriosamente lasciando la sposa immersa nella sofferenza e nella solitudine, Dopo averlo cercato intorno alla casa è nelle vicinanze senza trovarlo, la sposa decide di uscire in cerca di lui per le vie e sulle piazze della città. Il suo amore è così appassionato e la lontananza dell’amato è così dolorosa, che non la lasciano riposare. La sua uscita avviene esattamente nell’ora in cui le sentinelle si danno il cambio intorno alle mura. Ossessionata dal pensiero dell’amato, essa si rivolge senza preamboli alle guardie e chiede loro: Avete visto l’amato del mio cuore?
Improvvisamente e nel modo più impensato essa trova l’amato del suo cuore. Come e dove l’ha trovato? Che stava facendo? La stava attendendo? Il poeta non dà spiegazioni. L’unica cosa che lo interessa è provocare quella tensione di ricerche, d’incontri e di nuove separazioni di cui abbiamo detto più sopra. Perciò qui l’importante è che, dopo la drammatica ricerca, la sposa abbia trovato lo sposo ed essi si possiedano nuovamente.
Si tratta sempre dell’amore umano e naturale, e insieme, dell’amore divino soprannaturale? Dell’uno e dell’altro, si dovrebbe dire. Anzi l’esegesi moderna insiste assai sulla dimensione umana dell’amore del Cantico dei Cantici. E questo non crea la minima difficoltà. È Dio che ha creato l’uomo per la donna e la donna per l’uomo; e non v’è cosa più naturale di questa: che un libro sacro sia destinato a cantare l’amore coniugale.
Tuttavia la tradizione giudaica e cristiana ha sempre creduto che il Cantico abbia presente anche l’amore divino e soprannaturale, Perciò, in questa sequenza di ricerche, di incontri e di nuove separazioni è simboleggiato il ritmo delle relazioni fra Dio e il suo popolo, fra Cristo e la sua Chiesa, fra Cristo e il cristiano. L’immagine dell’unione coniugale come espressione delle relazioni fra Dio e Israele fu introdotta nella storia della rivelazione da Osea (1-3) e utilizzata più tardi dagli autori sacri del Vecchio e del Nuovo Testamento.
 
Vangelo
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
 
Maria Maddalena riconosce il Signore quando sente pronunziare il suo nome. Pervasa dalla gioia accoglie con entusiasmo la missione che dal Risorto le viene affidata: va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Queste parole di Gesù segnano un netto confine fra lui e i discepoli: mio e vostro Padre, Gesù è il Figlio amato, l’unigenito, il Figlio eterno di Dio, i discepoli sono figli adottivi. Ho visto il signore: l’annuncio di Maria Maddalena ricorda quanto scriverà Giovanni nella sua prima lettera: quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita ...  noi lo annunciamo anche a voi (1Gv 1,1ss). L’apostolo è colui che ha incontrato il Risorto.
 
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,1-2.11-18
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Parola del Signore.
 
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: «Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
 
Il primo giorno della settimana - Benedetto Prete (I Quattro Vngeli): II primo giorno della settimana; la stessa indicazione si trova nei sinottici e designa il primo giorno dopo il sabato, cioè la nostra domenica. Di buon mattino, quando faceva ancora buio; il dato Cronologico corrisponde all’indicazione di Lc., 24,1: «di primissimo mattino». Secondo Mc., 16,2 le pie donne giungono al sepolcro un po’ più tardi, cioè dopo il sorgere del sole; tale ritardo era dovuto al fatto che le pie donne avevano dovuto provvedere all’acquisto degli aromi. Si può pensare che Maria Maddalena sia andata direttamente al sepolcro. Le donne si recavano alla tomba dell’amato Maestro per spargere gli aromi sulla sua salma, secondo l’uso corrente di andare sulla tomba del defunto per tre giorni dopo la morte. E vede che la pietra era stata rimossa dal sepolcro; l’evangelista, pur non avendo ricordato che la tomba di Gesù era stata chiusa (cf. Giov., 19,42), suppone noto questo particolare.
Maria osserva che la pietra della tomba era stata rimossa dall’entrata; evidentemente la stessa constatazione fu fatta anche dalle altre donne, devote discepole del Maestro. Per una informazione sommaria sulle tombe ebraiche, cf. Mt., 27,60 ... Del gruppo delle pie donne Giovanni considera soltanto Maria Maddalena, poiché pensa già al racconto dell’apparizione di Cristo risorto; in tal racconto si parla unicamente di questa donna.
 
Gesù le disse: «Maria!» - Xavier Dufour (Dizionario di Teologia Biblica): Iniziativa, riconoscimento, missione, sono i tre aspetti comuni a tutti i racconti, che permettono di penetrare concretamente nell’intendimento degli autori. a) Mostrando che Gesù interviene personalmente presso o in mezzo a gente che non se l’aspetta, gli evangelisti (salvo Lc 24,34) vogliono dimostrare che non si tratta di un’invenzione soggettiva degli interessati, originata da una fede esasperata o da una fantasia sbrigliata. Questo tema dell’iniziativa del risorto (che a suo modo esprime il verbo ofthe, «si è fatto vedere», nella lista di 1Cor 15) sta a significare che i racconti di apparizioni descrivono esperienze realmente vissute dai discepoli. Questo aspetto dei racconti corrisponde ai modi di vedere della predicazione primitiva: Dio è intervenuto per risuscitare Gesù, gli ha concesso di mostrarsi vivo dopo la morte. La fede è una conseguenza di questo incontro. b) Seconda caratteristica, il riconoscimento. I discepoli scoprono l’identità dell’essere che si impone loro; è quel Gesù di Nazareth di cui hanno conosciuto la vita e la morte. Lui che era morto è vivo. In lui, si compie la profezia. In un certo qual modo, non hanno più nulla da «vedere», in futuro, perché è stato loro dato tutto nel risorto. Il modo in cui avviene questo riconoscimento è progressivo: nell’uomo che viene verso di loro, i discepoli vedono in un primo tempo un personaggio comune, un viaggiatore (Lc 24,15s; Gv 21,4s), un giardiniere (Gv 20,15); poi riconoscono il Signore. Questo riconoscimento è libero, perché secondo il tema dell’incredulità, che fa parte del complesso della tradizione (Mt 28,17; Mc 16,11.13 s; Lc 24,37.41; Gv 20,25-29), essi avrebbero potuto rifiutarsi di credere. Infine, poiché il Signore in genere appare ad un gruppo di persone, ne viene facilitata la verifica. Per elaborare dal punto di vista letterario questo dato fondamentale, i narratori hanno voluto mettere in evidenza contemporaneamente due aspetti. Il risorto è sottratto alle normali condizioni della vita terrena come Dio nelle teofanie del VT (Gen 18,2; Num 12,5; Gios 5,13; 1Cron 21,15 s; Zac 2,7; 3,5; Dati 8,15; 12,5...) appare e scompare a suo piacere. D’altra parte, non è un fantasma; di qui l’insistenza sui contatti sensibili. Questi due aspetti devono essere presi in considerazione simultaneamente se non si vuole incorrere in errore. Il corpo del risorto è vero corpo, ma, per dirlo con S. Paolo in una formula apparentemente paradossale, è un «corpo spirituale» (1Cor 15,44-49), perché è un corpo trasformato dallo Spirito (cfr. Rom 1,4). c) Un terzo aspetto, di ordine uditivo, caratterizza il racconto. Riconoscendo il Signore, i discepoli anticipano la visione che sarà prerogativa del cielo; con l’ascolto della parola, sono riportati alla condizione terrena. Odono così la promessa di una presenza eterna (M’i 28,20) e l’invito a continuare l’opera di Gesù in una missione propriamente detta (Mt 28,19; Mc 16,15-18; Lc 24,48s; Gv 20,22s; cfr. Mt 28,10; Gv 20,17). La presenza di Gesù non è statica, ma missionaria. Questi tre aspetti devono rimanere in rapporto dinamico. Il presente è senza posa rinnovato dall’iniziativa del risorto; il discepolo è invitato ad assumere il passato nella persona di Gesù di Nazareth, che lo incita allora a costruire l’avvenire che è la Chiesa.
 
San Alberto Magno (In ev. Jo.exp., XX): Perché la donna che parlava con gli Angeli non attende la loro risposta ma si volta indietro? ... È per far capire che ... si giunge davvero a vedere il Cristo solo se ci si volge totalmente a lui con l’amore. In senso mistico ciò sta a significare che questa donna aveva prima volto le spalle al Cristo con l’incredulità; ma quando volge il suo animo per riconoscerlo, si volta indietro ... e vide Gesù che stava ritto in piedi ... perché non si curvò, né si piegò per la debolezza della morte ... E Gesù le disse: Donna perché piangi? Consolandola e, nello stesso tempo, istruendola e riprendendola... La istruisce in quanto, con la sua domanda, Gesù la riconduce a se stessa e a quello che aveva visto e udito ... La riprende in quanto ella, ignorando, col dubbio della Risurrezione, quella che avrebbe dovuto essere per lei causa di letizia, si abbandonava alla tristezza.
 
Il Santo del giorno - 22 Luglio 2024 - Santa Maria Maddalena - Il coraggio missionario di chi ha visto il Signore: Poter dire «ho visto il Signore» è un dono e una grazia che cambia il cuore e rende missionari, così come ha trasformato la vita di santa Maria Maddalena. Fu lei, una donna, il primo testimone della risurrezione di Gesù: «Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro - scrive il Vangelo di Giovanni -.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava».
Per questa sua testimonianza sant’Ippolito di Roma, sacerdote, teologo e scrittore la definì «apostola degli Apostoli». La sua vicenda era iniziata con l’incontro con Gesù e la liberazione dai “sette demoni”: da quel giorno Maria Maddalena entrò nel gruppo dei discepoli, seguendo il Maestro fino alla fine, fino al momento doloroso del Calvario e della Croce, anche quando tutti erano scappati, nascondendosi per paura della persecuzione. Il coraggio della Maddalena è il “coraggio missionario” a cui è chiamato ogni cristiano: l’aver incontrato l’amore di Gesù spinge a diventarne testimoni. (Autore: Matteo Liut)
 
La partecipazione ai tuoi santi misteri
infonda in noi, o Signore,
l’amore fedele che unì sempre
santa Maria Maddalena a Cristo, suo Maestro.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.